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Metalli non-ferrosi
Materiali difficili da lavorare
Acciaio temprato
Un istituto di ricerca a sostegno dell'innovazione tecnologica
Nel 2017, il Central Research Institute ha celebrato il 100° anniversario dalla sua fondazione a Oi-cho, distretto di Shinagawa, Tokyo, per conto della Mitsubishi Company S.p.A.. Contando all'inizio sul lavoro di circa 30 membri, il Central Research Institute ha riunito specialisti nel settore minerario e in altri campi scientifici, e ha guidato una ricerca all'avanguardia sostenendo la crescita del Giappone e il miglioramento del livello tecnologico della lavorazione dei metalli. In questa rubrica presentiamo la storia del Central Research Institute.
Diventato presidente della Mitsubishi Goshi Kaisha nel 1916, Koyata Iwasaki lamentava la carenza di ricerca nell'industria dei metalli in Giappone. Dichiarò: "Sebbene le aziende giapponesi siano desiderose di importare o copiare le tecnologie dall'Europa e dagli Stati Uniti, sono riluttanti a investire in strutture di ricerca private o nella formazione dei ricercatori. È una vergogna fare affidamento esclusivo su istituzioni nazionali o gestite dal governo". Per risolvere questo problema, fondò il Mining Research Institute (oggi il Central Research Institute) nel distretto di Shinagawa, Tokyo.
Il Mining Research Institute si concentrò su sette aree di ricerca: lavorazione dei minerali, fusione a umido e industria chimica, industria dei forni elettrici e leghe, carbone e sottoprodotti, analisi, mattoni refrattari e cemento e prevenzione dell'inquinamento da fumo. La ricerca sui materiali metallici iniziò dalle leghe di stellite e TRIDIA (1932), materiale che la Mitsubishi utilizzò nella produzione di utensili in metallo duro prima di altre aziende del settore. Questo sviluppo rivoluzionario portò la Mitsubishi in vantaggio rispetto ai concorrenti, e all'avanguardia nella modernizzazione del Giappone.
Superato il periodo bellico e postbellico, iniziò la liberalizzazione del commercio e la rapida innovazione tecnologica. Nel 1963, nell'ambito del suo piano a lungo termine volto a promuovere la stabilità della gestione, Mitsubishi Metal Mining Co., Ltd. aggiunse la "Divisione lavorazione metalli" alla "Divisione mineraria" e alla "Divisione fusione" già operative, costituendo così i tre pilastri principali dell'azienda. Parallelamente a questo cambiamento, il Central Research Institute promosse attivamente lo sviluppo di un'ampia gamma di nuove tecnologie di lavorazione dei metalli. Nel 1954 venne implementata la tecnologia di produzione del metallo duro dalla DEW nell'ex Germania Ovest, e il Research Institute iniziò una ricerca su larga scala sulle proprietà di base del metallo duro e sullo sviluppo di nuovi materiali per utensili. Come conseguenza, il cermet TiC, la ceramica e il rivestimento TiC vennero commercializzati come nuovi materiali per utensili. Inoltre, il Research Institute lavorò alla sintesi del nitruro di boro cubico (cBN) come materiale sinterizzato ad altissima pressione, e riuscì per la prima volta in Giappone a formare cristalli di dimensioni di particelle (0,3 mm). Questo successo accelerò la ricerca di nuovi materiali in metallo duro. Inoltre, la ricerca sulla lavorazione di leghe di alluminio e di leghe di titanio, di materiali magnetici e di parti sinterizzate contribuì al perfezionamento dell'industria della lavorazione.
Nel 1976, il Central Research Institute della Mitsubishi Metal Corporation divenne indipendente. Promuoveva ricerche commerciali per il miglioramento delle prestazioni.
Nel campo della lavorazione dei metalli, nel 1984 l'istituto collaborò con la Research Development Corporation of Japan nel condurre ricerche sull'applicazione pratica della tecnica di produzione di diamanti artificiali a bassa pressione, in anticipo su altre aziende nel mondo. Ciò permise di migliorare l'adesione al materiale in metallo duro di base, che all'epoca rappresentava la sfida principale, e portò alla realizzazione della prima tecnica al mondo per la produzione di massa dei diamanti artificiali. Questi dimostrarono di avere un'eccellente resistenza all'usura, in grado di prolungare la durata del prodotto da 3 a 5 volte rispetto a quella degli utensili in metallo duro esistenti. Lo sviluppo dei materiali per utensili venne promosso utilizzando utensili e ceramiche con corpo sinterizzato ad altissima pressione, e nel 1984 venne realizzata la "serie CBN non rivestito": utensili in CBN sinterizzati ad altissima pressione con una fase legante in ceramica che durava il doppio rispetto agli utensili sinterizzati CBN esistenti. Per quanto riguarda la tecnologia di rivestimento CVD, nel 1970 venne sviluppato il rivestimento TiC (il primo rivestimento diamantato) e nel 1977 una punta con rivestimento a 3 strati, la cui superficie era rivestita di Al203. Per quanto riguarda la tecnologia di rivestimento
PVD, il 1979 e il 1980 videro svilupparsi con successo l'UP Process, una nuova tecnologia che triplicò la durata degli utensili rispetto a quelli esistenti. Mitsubishi Materials definì strategie di sviluppo avanzate che avrebbero portato a importanti progressi.
Dal 1983 a oggi il Central Research Institute ha vissuto notevoli cambiamenti. In quell'anno è stato incorporato nella Mitsubishi Metal Corporation. Nel 1990 la Mitsubishi Metal Corporation e la Mitsubishi Mining & Cement Co., Ltd. furono unite per formare la Mitsubishi Materials Corporation, uno dei maggiori produttori per la lavorazione dei materiali in Giappone. Questa disponeva di tre istituti di ricerca e di cinque centri con circa 1.000 dipendenti impegnati nella ricerca e sviluppo.
In risposta a questi cambiamenti, il Central Research Institute potenziò le proprie capacità di sviluppo. Per incrementare la competitività nella produzione di materiali per utensili e per soddisfare le esigenze del mercato, l'istituto approfondì la ricerca sulla resistenza all'usura nel rivestimento Al203.
Nel 2005 riuscì a perfezionare la tecnologia che controlla la crescita dei cristalli nella direzione dell'asse C. Grazie alla rapida introduzione di nuove tecnologie, l'attività di ricerca dell'istituto ha raggiunto un'ampia varietà di risultati a sostegno degli attuali prodotti di Mitsubishi Materials. L'obiettivo della Divisione Ricerca e Sviluppo è di realizzare nuovi prodotti, nuove tecnologie e nuovi business per Mitsubishi Materials.
Per fare ciò, occorre far convergere il know-how tecnologico originato da ogni entità del Gruppo Mitsubishi Materials e utilizzare tecnologie all'avanguardia sviluppate sia in Giappone che all'estero. Ciò permetterà di affrontare i prossimi 100 anni seguendo la filosofia aziendale "For People, Society and the Earth".